In questo video parlerò dei vantaggi del denaro "contante": privacy, mancanza di commissioni di transazione, riserva di valore, controllo sul proprio patrimonio e tanti altri.
Negli ultimi anni, soprattutto in Italia, una parte della politica e dei media sta ossessivamente promuovendo una crociata per la "guerra al contante", a cui viene attribuita in modo più o meno evidente la responsabilità di evasione fiscale e altri fenomeni criminali.
Ma è veramente così?
Autorevoli professori ed enti come la Banca Centrale Europea, la Bundesbank tedesca e lo stesso OCSE dicono di NO, elogiando i vantaggi del denaro contante soprattutto nella piccole transazioni e per le classi sociali più deboli e modeste.
Non sarà che questa "guerra al contante" in realtà abbia dei vantaggi economici per certe realtà economiche?
In questo video cercherò di riassumere questa tesi con fonti autorevoli, sfatando alcuni falsi miti.
Parlerò inoltre dei pericoli per la libertà individuale e per i risparmi in un mondo senza contante, solo con moneta elettronica o valute digitali, come quelle che Cina, Europa e Stati Uniti vorrebbero implementare.
Seppure anche io utilizzo e apprezzo carte di credito e denaro elettronico, credo che il denaro contante sia di vitale importanza per ogni persona, soprattutto per noi risparmiatori, sempre più nel mirino.
La lettera della BCE che critica il Cashback del precedente governo italiano ed elenca i vantaggi del denaro contante per i più deboli: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELLAR:f418aba3-4054-11eb-b27b-01aa75ed71a1&from=IT
Un bellissimo articolo del Sole 24 Ore su denaro contante e libertà individuale, che cita autorevoli fonti a favore del contante: https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2020/12/22/contante-diritto-baluardo/?refresh_ce=1
Alcuni libri sull'argomento:
- Beppe Scienza - "Viva i contanti"
- Leonardo Facco - "Elogio del contante. Propaganda e falsi miti di chi pretende di vietarne l'uso"
#contante #cash #risparmio #investimenti #economia #finanza
Molti gradi investitori operano soprattutto acquistando, vendendo e mettendo a reddito immobili. Anche persone note soprattutto per investimenti nel mercato azionario, come Warren Buffett e Charlie Munger, in realtà tra i loro investimenti hanno anche immobili.
Il mercato immobiliare ha alcune caratteristiche peculiari che lo rendono particolarmente adatto ad far accumulare significative ricchezze, in particolare si presta bene ad utilizzare la "leva finanziaria", di cui avevamo parlato nel video su Robert Kyiosaki, soprattutto in un periodo come quello attuali con tassi di interesse bassissimi e facile accesso al credito.
Storicamente, gli immobili sono dei beni particolarmente apprezzati per mantenere il loro valore, soprattutto in periodo di grande inflazione, ma non mancano i rischi di perdita del valore, come ha dimostrato la crisi americana del 2008.
Anche in Italia, la crisi economica e la crescente tassazione ha fatto diminuire molto il valore degli immobili, soprattutto di certe categorie (commerciali) e in determinate aree geografiche.
Insomma, può essere una buona opportunità, ma come tutti gli investimenti va fatto con estrema attenzione, in base alle proprie esigenze, avversione al rischio, risorse economiche e orizzonte temporale.
In questo video vedremo tre metodi per investire nel mercato immobiliare, anche con cifre molto limitate:
- acquisto diretto dell'immobile;
- utilizzo di una società immobiliare;
- utilizzo di fondi, ETF e altri strumenti finanziari.
Per ognuna di queste tre opzioni analizzerò i principali vantaggi e relativi rischi.
#immobiliare #kyiosaki #investimenti #finanza
INDICE
0:00. Introduzione
3:05. Conservazione valore
4:55. La leva finanziaria
9:00. Primo metodo - Acquisto diretto e messa a reddito di un immobile
13:25. Attenzione alle spese e imposte
17:10. Libro "Real Estate" - Robert Kiyosaki
20:10. Fonti di reddito da immobili e terreni
21:30. Consiglio degli esperti
22:20 Secondo metodo - Società immobiliare
24:20. Terzo metodo - Fondi, ETF e altri strumenti finanziari
Gli ultimi dati diffusi in questi giorni mostrano un ulteriore picco dell'inflazione negli Stati Uniti, che nell'ultimo anno è aumentata del 5%.
Si confermano le paure espresse da famosi investitori come Michael Burry, Ray Dalio e lo stesso Warren Buffett.
La previsione espressa dalla Federal Reserve negli ultimi mesi, secondo cui il progressivo aumento dei prezzi sarebbe stato un fenomeno "transitorio" dovuto al precedente crollo dei prezzi durante la crisi del 2020, sembra essere smentita da questi nuovi dati.
E non si tratta soltanto di un fenomeno americano: l'inflazione in Europa è arrivata al 2% (il livello target) dopo un improvviso aumento negli ultimi mesi, 2,1% nel Regno Unito, 3% in Australia e 3,6% in Canada.
Si tratta di aumenti globali, spinti soprattutto dal recente aumento del prezzo dell'energia e materie prime (commodities), oltre alla immensa quantità di moneta che da anni le banche centrali stanno creando dal nulla. Negli Stati Uniti un ruolo determinante potrebbe averlo avuto anche l'immenso programma di aiuti (CARES Acc, PPP, stimulus check, ecc.) che hanno dato triliardi di dollari direttamente nelle tasche dei cittadini e imprese americane, nella speranza di far ripartire l'economia colpita dalla recente crisi, ma che potrebbe avere conseguenze in termini di inflazione.
Tutto questo rischia di tradursi in un aumento dei prezzi per i consumatori, preoccupante soprattutto in un contesto di stipendi fermi ed economia stagnante. L'incubo vissuto con la "stagflazione" degli anni '70.
La Federal Reserve e le banche centrali hanno a questo punto un dilemma:
- lasciare i tassi di interesse ufficiali agli attuali livelli bassi o nulli, drogando i mercati finanziari, l'economia e il consenso elettorale, rischiando che l'inflazione esploda anche per effetto delle "aspettative" sul futuro;
- oppure alzare i tassi di interesse per frenare l'aumento dell'inflazione, rischiando però di far calare o crollare i mercati finanziari azionari, obbligazionari e soprattutto dei titoli di Stato, spesso emessi a tassi di interesse ridicoli rispetto al rischio e al debito pubblico.
Ieri la Federal Reserve si è pronunciata.
Secondo la mia analisi ha provato a "salvare capra e cavoli", vi dirò come... Funzionerà oppure arriverà il momento di decisioni drastiche?
#inflazione #fed #bce #moneta #finanza #economia
Nel 2021 vi è stato un record di vendite di azioni da parte degli cosiddetti "insider". Con questo termine si intendono tutte le persone coinvolte nella gestione delle società, che quindi hanno accesso ad informazioni riservate sulla gestione, in grado di determinare variazioni di prezzo delle azioni. Pertanto la normativa vigente in quasi tutti i paesi prevede per queste persone l'obbligo di comunicare le azioni che acquistano o vendono per conto proprio, a volte estendendo obbligo di comunicazione anche alle persone vicine e familiari.
Da queste comunicazioni abbiamo scoperto che nel 2021 vi è stata una vendita record di azioni da parte di alcuni di questi magnati: Elon Musk (Tesla) ha venduto 10 miliardi di dollari di azioni, Jeff Bezos (Amazon) 9,97 miliardi, Mark Zuckerberg (Facebook)4,47 miliardi, Larry Page e Sergey Brin (Google - Alphabet) 1,55 miliardi ciascuno. A questi si aggiungono molti altri amministratori e azionisti di imprese come Microsoft o Walmart.
Le vendite nel 2021 sono state maggiori del 20% rispetto a quelle del 2020 e maggiori del 79% rispetto alle vendite medie degli insider negli ultimi 10 anni.
Come interpretare questo?
Vi sono due linee di pensiero: alcuni pensano che queste persone forse sanno qualcosa che può accadere e starebbero scaricando le azioni prima di un possibile crollo. Altri invece ritengono che sia dovuto al fatto che semplicemente vorrebbero incassare alcuni profitti prima di eventuali aumenti dell'imposizione fiscale o per ragioni personali.
Nell'analisi bisogna anche tenere presente il ruolo dei buyback da parte delle stesse società, dell'aumento di inflazione e della futura politica monetaria, che si teme dovrà aumentare i tassi di interesse per frenare inflazione, rischiando però di far crollare il mercato azionario dopo anni di crescita spinta dalla moneta.
Ieri il Nasdaq americano, specializzato nelle azioni tecnologiche, ha perso quasi il 3%, sollevando paura per questo settore e riportando di attualità la notizia delle massicce vendite da parte dei CEO di queste imprese.
Qualcuno ipotizza anche un trasferimento degli investimenti da queste imprese "growth" a quelle "value", più mature, stabili e con rendimenti da dividendi.
Cosa dobbiamo aspettarci?
#economia #finanza #nasdaq #Tesla
Nel video di oggi parleremo delle OBBLIGAZIONI: cosa sono, come funzionano, quali tipologie esistono e come poterle utilizzare al meglio per investire e risparmiare.
Vedremo brevemente che esistono tantissime tipologie di obbligazioni tra cui poter scegliere.
Utilizzeremo i “prospetti” per capirne le caratteristiche prima di investire, trovando i titoli più adeguati alle nostre esigenze.
Analizzeremo poi brevemente come poter investire in obbligazioni: quale è il loro rendimento da cedole, dove sono quotate, da cosa è influenzato il loro prezzo.
Vedremo anche cosa è il “rating” dell’emittente e come poterlo utilizzare per valutare il rischio di un titolo obbligazionario, seppure la storia delle crisi recenti mostra che purtroppo tali “società di rating” possono fare enormi errori.
Faremo luce sull’attuale paradosso dei “tassi di interesse negativi” e del perché può rendere oggi non conveniente investire in obbligazioni.
Tale paradossale mercato, in cui il creditore paga il debitore per prestargli soldi, spinge sempre più investitori a cercare rendimenti investendo nel mercato azionario oppure in obbligazioni rischiose.
Infine parleremo delle obbligazioni in valuta estera, che possono essere un interessante strumento di diversificazione e un comodo mezzo per investire in valute estere, ma con maggiori rischi.
#investimenti #risparmio #finanza
INDICE
0:00 Cosa sono le obbligazioni
2:40 Come funziona l’investimento in obbligazioni
3:25 Le cedole come rendita passiva
4:27 Le tipologie di obbligazioni
5:30 Il prospetto dell’obbligazione
6:10 Il mercato delle obbligazioni
6:25 Da cosa è influenzato il prezzo delle obbligazioni
7:10 Il rating dell’emittente per stabilire il rischio
9:30 I tassi negativi e i paradossi del mercato di oggi
13:50 Le obbligazioni in valuta estera
In questi giorni si sta parlando sempre di più di "crisi energetica", intendendo co questa espressione aumento impressionante dei prezzi di combustibili ed elettricità, carenza di carburanti, razionamenti di energia e persino blackout della rete elettrica.
Tale situazione sta avvenendo a macchia di leopardo in tutto il mondo, in particolare in Cina e in Europa, con una situazione particolarmente grave nel Regno Unito. Ma anche gli Stati Uniti cominciano ad avere problemi, seppure molto minori rispetto ad altri.
Quali sono le cause di questa situazione paradossale, che ricorda quanto avveniva negli anni '70 ?
Sono molteplici cause sommate, differenti da paese a paese, ma che comunque sono tutte correlate a livello globale.
Un ruolo importante è giocata in particolare dalla "transizione energetica" e "politiche Green", che stanno eliminando o rendendo economicamente svantaggiose importanti fonti energetiche come carbone e gas, senza fornire valide alternative.
A ciò si aggiungono dinamiche di mercato, speculazione, tassazione, alti costi di trasporto, sistema delle "quote di anidride carbonica" e ragioni climatiche, in particolare carenza di vento nei campi eolici e inverni particolarmente freddi.
Dopo una panoramica della situazione nei diversi paesi, cercheremo di studiare le conseguenze di questa assurda situazione nei prezzi al consumo: non soltanto bollette di gas ed elettricità, ma anche prezzo del cibo e merci.
Questa spinta inflazionistica potrebbe creare non pochi problemi anche alle banche centrali, che cercano di mantenere i tassi di interesse a zero, sostenendo così i mercati delle azioni, delle obbligazioni scorporate e dei titoli di stato, permettendo anche a paesino altissimi debiti pubblici di potersi continuare ad indebitare a tassi di interesse irrisori o addirittura negativi.
Se una forte spinta inflazionistica dovesse continuare, tutto questo potrebbe essere messo in discussione.
Infine suggerirò alcuni possibili strumenti finanziari (azioni, ETC, ETF, ecc.) per potersi proteggere o poter beneficiare dall'aumento dei prezzi delle materie prime, se si prevede che continueranno in futuro.
#commodities #gas #petrolio #cina #finanza #economia
Gli articoli con i dettagli sulle notizie:
https://www.reuters.com/world/europe/russian-cbank-halts-purchases-gold-banks-meet-household-demand-2022-03-15/
https://www.bloomberg.com/opinion/articles/2022-03-15/amc-bought-a-gold-mine
In questo video vedremo perché è importante che ognuno di noi faccia un check-up finanziario personale del proprio patrimonio, del proprio reddito complessivo e della propria liquidità. Vedremo che sono tre concetti diversi e molto importanti. Come una società, faremo un nostro "bilancio personale". Ciò servirà per capire quanto possiamo risparmiare e quanto possiamo investire in base alla nostra personale situazione.
Seguendo l'insegnamento del famoso investitore Robert Kiyosaki e del suo libro "Padre ricco, padre povero" spiegherò brevemente cosa è secondo lui la vera ricchezza e come evitare gli errori che tanti commettono. Non dobbiamo lavorare per i soldi, ma dobbiamo fare in modo che siano i nostri soldi a lavorare per noi, dandoci una rendita passiva che ci permetta di vivere la vita che vogliamo.
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